Essere nella zampa, eccedere l’atteso. Perdersi un attimo prima della rovina nella figura del corpo che si sbilancia, ricalibra il baricentro, evita la caduta e ci ridà al presente. Ripensare all’inciampo come alla discontinuità che per un istante inclina l’orizzonte, acuisce lo sguardo e genera epifania nello scompiglio. L’imprevisto che si fa occasione. Nulla come l’inciampo, crediamo, può denunciare la nostra tensione a cadere nell’altro, nell’azzardo dell’incontro fuori squadra. Confidando nell’atterraggio, il sesto volume di Disimpegno vuole essere crocicchio di incontri, parole ed immagini staccate da terra, sospese un attimo prima della caduta.